Parlando di Cammino di San Giacomo è inevitabile il parallelismo con il più noto, antico e soprattutto lungo (840 km) Camino de Santiago, in Spagna.
Chi già ha avuto l'occasione e la fortuna di percorrere interamente quest'ultimo potrebbe considerare il Cammino di Santu Jacu una passeggiata di una quarantina di chilometri.
In realtà l'impegno “atletico” richiesto non si misura certo con la distanza ma con la soggettività fisica di chi si impegna in un qualsiasi cimento.
Non conta quindi neanche l'età, quanto invece una continuativa abitudine al camminare, magari con un minimo di gravame in più dato dalle pendenze, dal disagio del fondo stradale non sempre perfetto, dallo sforzo prolungato e dal peso di un indispensabile zainetto e di una buona scorta d'acqua, oltre a qualche cibaria da consumare cammin facendo.
Insomma, per chi pensa che questa possa essere l'occasione buona per compiere con le proprie forze un viaggio di fede magari progettato da tempo, senza allontanarsi troppo da casa, è sufficiente sapere che se affrontato coscientemente, il Cammino di Santu Jacu a piedi o in bicicletta rappresenta un impegno fattibile per chiunque a patto di mettere in conto che un po' di allenamento non guasta soprattutto per superare le forti pendenze che nei secondi 7 km accompagnano una visuale estasiante sul versante che guarda al Montalbo.
Comunque, le numerose soste intermedie presso parco Norghio con annessa locanda, le aree archeologiche, i punti panoramici, le fonti e le croci di preghiera, nonché le chiese intermedie, contribuiranno a concedere un po' di tregua all'andatura sia nella parte di ascesa che dopo il valico.